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Scuole Musei in Comune Roma

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Museo di Roma, Interno di San Lorenzo Fuori le Mura dopo il bombardamento, 1943 (circa), gelatina bromuro d'argento.

La Storia. I bombardamenti di San Lorenzo del 19 luglio 1943 nell’ottantesimo anniversario

Dove: Basilica di San Lorenzo fuori le mura (esterno); Monumento a Pio XII di piazzale del Verano; Cimitero Monumentale del Verano (Quadriportico, Pincetto Vecchio)
Appuntamento: Basilica di San Lorenzo, nel piazzale omonimo
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
Destinatari: SCUOLA SECONDARIA I e II

La mattina del 19 luglio 1943 centinaia di bombardieri americani colpirono Roma per la prima volta dall’inizio della guerra, in quello che avrebbe inaugurato una serie di circa cinquanta attacchi. L’intenzione era di distruggere in maniera mirata alcuni obiettivi logistici (fra cui lo scalo ferroviario di San Lorenzo e l’aeroporto del Littorio, oggi Roma-Urbe), ma, viste anche le tecnologie rudimentali dell’epoca, il bombardamento finì per coinvolgere numerosi edifici del quartiere popolare di San Lorenzo, con la morte di circa tremila civili e il ferimento di almeno altri diecimila, e diversi monumenti storici: tra questi, la basilica paleocristiana di San Lorenzo e l’attiguo Cimitero monumentale del Verano.

Subito dopo, molte delle persone colpite si raccolsero nei pressi della basilica gravemente danneggiata, dove furono raggiunte da papa Pio XII che benedisse le vittime e distribuì denaro ai superstiti.

Le maggiori conseguenze dell’evento furono in ogni modo, più che strategiche, politiche: pochi giorni dopo, infatti, il Gran Consiglio del Fascismo sfiduciò Mussolini, che venne poi arrestato il 25 luglio.

Il percorso di visita inizierà nei pressi della basilica e della statua a papa Pio XII di piazzale del Verano (che riprende una famosissima fotografia del pontefice, scattata in realtà dopo il bombardamento di San Giovanni che ebbe luogo il 13 agosto), dove si inquadrerà il contesto storico e si descriveranno gli eventi col supporto del materiale iconografico storico conservato a Palazzo Braschi, per continuare poi nelle zone più colpite del Cimitero del Verano (Quadriportico e Pincetto Vecchio), uno dei luoghi dove ancora oggi è possibile toccare con mano i segni delle devastazioni, rimasti immutati dall’epoca.

Durata: 90 minuti

Finalità didattiche

Nell’ottantesimo anniversario, che verrà ricordato anche da un calendario di eventi cittadini aperti a tutti, la visita cercherà di fare percepire il più possibile i segni – materiali e non – lasciati da un evento che non solo ha marcato il volto, la cultura, la psiche della città, ed è stato determinante nell’andamento delle vicende belliche, ma presenta ovviamente caratteri di preciso riscontro nell’immediata attualità.

Il percorso cercherà infatti di trasmettere il più possibile l’idea di cosa abbia significato vivere in un contesto bellico, sotto costante minaccia di attacchi, e l’impatto anche mentale che ebbe sugli abitanti la distruzione di ampie porzioni della propria città, con alcuni dei suoi punti di riferimento secolari.

Si cercherà inoltre di stimolare la capacità di leggere i segni che gli eventi del passato hanno lasciato nel tessuto moderno, sia nella loro dimensione materiale che sotto forma di monumenti commemorativi e memorie, o al contrario di vuoti, in un contesto in cui di ritorno della Storia si discute anche a livello accademico.

Infine, la visita al Cimitero del Verano, che si concentrerà nel cuore storico e monumentale del complesso, sarà anche un’occasione per un breve inquadramento delle sue vicende, da sempre intrecciate con quelle storico-culturali della città.

Supporti didattici previsti durante la visita: materiale iconografico storico, brevi estratti da testi letterari e giornalistici dell’epoca, materiale didattico a stampa.

L’attività si svolge completamente all’aperto, si consiglia al personale docente di verificare le condizioni meteo in prossimità dell’evento.
La disdetta dovrà giungere non oltre le 24 ore antecedenti l’orario di appuntamento, dandone comunicazione via mail all’indirizzo disdetta.visite@060608.it attivo dal lunedì al giovedì dalle 8:30 alle 17:00 e il venerdì dalle 8:30 alle 13:30. In alternativa o al di fuori di questi orari è anche possibile avvisare chiamando il call center 060608 attivo tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00.
L’osservanza di questa prassi consentirà di erogare il servizio a un’ altra classe e per questo si ringraziano, fin d’ora, i docenti per la collaborazione.

Questo articolo è stato pubblicato in 2022 il 11 Ottobre 2022 da v.mangiameli.

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Musei in Comune Roma è con Fondazione Treccani Cultura.

52 minuti fa

Musei in Comune Roma
Il Festival Treccani della Lingua Italiana arriva nello scenografico cortile del Museo di Roma a Palazzo Braschi per la sua seconda tappa romana.Da venerdì 9 a domenica 11 giugno studiosi di letteratura, docenti universitari, scrittori, giornalisti, artisti e musicisti esploreranno il tema della sesta edizione del Festival: lo stupore, termine con cui si nomina la sensazione che segue a un evento inusuale, l’effetto di meraviglia che può condurci a un risveglio.La lezione “Parola di Luca Serianni” di Giuseppe Patota (linguista) e la lectio magistralis di Valerio Magrelli sullo stupore nella poesia saranno i primi appuntamenti di venerdì 9 giugno.Il programma completo è disponibile qui: bit.ly/FestivalTreccaniLinguaItaliana #leparolevalgono ... Vedi +Vedi -

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Musei in Comune Roma è con MuseumWeek.

15 ore fa

Musei in Comune Roma
Su artsandculture.google.com sette in-painting tour raccontano in grande dettaglio 7 opere delle collezioni del Sistema Musei di Roma Capitale. Grazie alle immagini in gigapixel ad altissima risoluzione è possibile “navigare” nelle opere, e cogliere così dettagli figurativi non visibili o non apprezzabili ad occhio nudo e tutti i particolari della tecnica fino alla singola pennellata o alla più piccola tessera di mosaico.#MuseumWeek #Web3MW ... Vedi +Vedi -

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Musei in Comune Roma

22 ore fa

Musei in Comune Roma
Dall'8 giugno eccezionalmente ai Musei Capitolini l’esposizione del dipinto “Ritratto di Eleonora Gonzaga” (1622), l’unico ritratto firmato e datato di Lucrina Fetti.Nata a Roma con il nome di Giustina intorno al 1589, l'artista imparò a dipingere in famiglia con il più noto fratello Domenico. Come altre artiste della sua epoca, Lucrina Fetti fu destinata a una vita monacale e la sua produzione artistica, ritratti e scene religiose, è stata quasi totalmente interna al convento di Sant’Orsola a Mantova, dove si trasferì nel 1614 al seguito di Domenico, chiamato da Ferdinando Gonzaga come pittore di corte.Il dipinto sarà presentato giovedì 8 giugno, alle 18.00, con una visita guidata tenuta dalla Direttrice della Direzione Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina Ilaria Miarelli Mariani.Per saperne di più: bit.ly/LucrinaFetti ... Vedi +Vedi -

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Su artsandculture.google.com sette in-painting tou Su artsandculture.google.com sette in-painting tour raccontano in grande dettaglio 7 opere delle collezioni del Sistema Musei di Roma Capitale. 
Grazie alle immagini in gigapixel ad altissima risoluzione è possibile “navigare” nelle opere, e cogliere così dettagli figurativi non visibili o non apprezzabili ad occhio nudo e tutti i particolari della tecnica fino alla singola pennellata o alla più piccola tessera di mosaico.

#MuseumWeek #Web3MW
Dall'8 giugno eccezionalmente ai #MuseiCapitolini Dall'8 giugno eccezionalmente ai #MuseiCapitolini l’esposizione del dipinto “Ritratto di #EleonoraGonzaga” (1622), l’unico ritratto firmato e datato di #LucrinaFetti.

Nata a Roma con il nome di Giustina intorno al 1589, l'artista imparò a dipingere in famiglia con il più noto fratello Domenico. Come altre artiste della sua epoca, Lucrina Fetti fu destinata a una vita monacale e la sua produzione artistica, ritratti e scene religiose, è stata quasi totalmente interna al convento di Sant’Orsola a Mantova, dove si trasferì nel 1614 al seguito di Domenico, chiamato da Ferdinando Gonzaga come pittore di corte.

Il dipinto sarà presentato giovedì 8 giugno, alle 18.00, con una visita guidata tenuta dalla Direttrice della Direzione Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina Ilaria Miarelli Mariani.

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Per il 1° giorno della #MuseumWeek ecco un’imma Per il 1° giorno della #MuseumWeek ecco un’immagine che illustra una caratteristica della città di Roma attraverso i secoli: la notevole presenza di aree verdi all’interno del circuito murario. 
Pronti? Saltiamo dentro questo immenso quadro “a misura d’uomo” e ci sembrerà di poter passeggiare e godere dello splendido giardino di Palazzo Brancaccio, oggi giardini pubblici del Colle Oppio. 

In foto: Francesco Gai, La principessa Elizabeth Brancaccio con i figli nel giardino del palazzo, 1881 – 1884, MR 18430

#AmbienteMW #MuseumWeek2023 #EnvironmentMW
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