Scuole Musei in Comune Roma

Scuole Musei in Comune Roma

Offerta didattica per le scuole dei Musei in Comune Roma

Vai al contenuto
  • Home
  • Attività per le scuole
    • Tutte le attività
  • Incontri per i docenti
  • Info
  • Gallery
  • Download
  • Archivio
    • Archivio A.S. 2019/2020
    • Archivio A.S. 2018/2019
    • Archivio A.S. 2017/2018
    • Archivio A.S. 2016/2017
    • Archivio A.S. 2015/2016

Roma pagana e Roma cristiana I. La regina delle strade si trasforma nella via dei martiri

Dove:
Piazzale Numa Pompilio
Chiesa dei SS. Nereo e Achilleo
Chiesa di S. Sisto Vecchio
Sepolcro degli Scipioni
Colombario Augusteo
Arco di Druso
Mura Aureliane
Museo delle Mura a Porta San Sebastiano
Sepolcro di Orazio
Tomba di Geta
Sepolcro di Priscilla
Chiesa del Domine Quo Vadis
Basilica di S. Sebastiano
Monumento ai Martiri delle Fosse Ardeatine

Appuntamento: piazzale Numa Pompilio, inizio via di Porta San Sebastiano

Sito web: www.sovraintendenzaroma.it
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00

Descrizione e svolgimento del percorso
L’itinerario è legato a quello parallelo sulla via Ostiense. Si tratta di due “puntate” alla scoperta della nostra città e delle trasformazioni determinate dal diffondersi della religione cristiana nell’Impero, che contribuiranno a modificare definitivamente l’immagine della città. L’affermarsi della consuetudine di recarsi presso le tombe dei martiri e il culto ad essi dedicato, rappresentano uno degli elementi decisivi per la formazione e l’edificazione delle prime basiliche suburbane: i percorsi di uscita dalla città, il cui paesaggio era scandito da sepolcri e monumenti funerari a partire dall’età repubblicana, si trasformano così progressivamente nelle “vie dei martiri”, integrando con nuovi elementi l’aspetto del territorio suburbano. Le stesse mura, che con alterne vicende resistono a ripetuti tentativi di invasione, acquistano una nuova permeabilità, le porte, passaggio verso i nuovi luoghi di culto, traggono da essi una nuova denominazione (Porta Appia/Porta S. Sebastiano; porta Ostiense/Porta S. Paolo).
Questa “puntata” inizia con l’inquadramento storico-topografico dell’antica via consolare e con l’illustrazione del paesaggio che essa ha progressivamente generato ai suoi lati, sia nel tratto urbano che in quello esterno alle mura, nel primo e nel secondo miglio. Il percorso inizia dalla valle del Circo Massimo e dalla Passeggiata Archeologica, dove si concentrano le testimonianze di queste trasformazioni: gli imponenti resti delle terme di Caracalla, utilizzate dopo il VI secolo anche come luogo di accoglienza dei pellegrini, la Chiesa dei SS. Nereo e Achilleo, due militari convertiti e martiri della fede che qui trovarono degna sepoltura, e la chiesa di S. Sisto Vecchio, dedicata alla memoria di un papa martire ucciso durante la terribile persecuzione di Valeriano nel 258. Al centro dell’attuale Piazza Numa Pompilio, un’edicola medievale a torretta circolare con tre nicchie, databile all’XI/XII secolo, sorge probabilmente sul luogo di un più antico compitum, un’edicola dedicata ai Lari compitali, divinità protettrici dei luoghi e dei viandanti. L’utilizzo della strada nella Roma pagana è ben esemplificato dal sepolcro degli Scipioni, rappresentativo di una fase in cui l’Appia era il luogo prescelto per i monumenti funerari delle famiglie più importanti di Roma, ai quali si aggiungeranno, con il passare del tempo, anche le più economiche sepolture delle classi meno abbienti, i colombari. Analogamente, la Porta Appia, che segna l’ingresso della via al momento della costruzione delle mura Aureliane, baluardo difensivo del settore meridionale della città, assume progressivamente il nome di porta San Sebastiano, diventando l’accesso principale per raggiungere le catacombe del martire. La sosta al Museo delle Mura, ospitato all’interno, rappresenta l’occasione per ripercorrere la millenaria storia delle mura urbane e della difesa della città. Poche centinaia di metri oltre, tra i resti dei sepolcri di età imperiale (Tomba di Geta; Sepolcro di Priscilla), si trova la cappella del Domine Quo Vadis?, legata all’episodio leggendario dell’apparizione di Cristo all’apostolo Pietro e al suo ritorno in città per il martirio, che conserva anche memorie di ex-voto pagani. Alla memoria di San Pietro e a San Paolo si lega anche l’edificazione della basilica di San Sebastiano (Basilica Apostolorum), sorta nel luogo delle sepolture “ad catacumbas” (ossia “presso le cavità”) dove per un periodo furono traslate le spoglie dei due apostoli dal Vaticano e dall’Ostiense. L’itinerario si conclude davanti al monumento funerario dei martiri del nostro tempo, eretto nel luogo dell’esecuzione e dell’occultamento dei 335 civili e militari italiani fucilati a Roma il 24 marzo 1944 dalle truppe di occupazione dell’esercito nazista (le Fosse Ardeatine, all’incrocio tra la via Appia e la via Ardeatina).

Durata: 180 minuti

Finalità didattica
La visita intende ampliare la conoscenza della storia della città indagando un periodo di grandi trasformazioni sociali, culturali, demografiche, e intende far riflettere sul forte impatto che la diffusione progressiva dell’ideologia cristiana ebbe sull’immagine stessa della città, modificandola profondamente e definitivamente. L’itinerario, strutturato lungo un percorso lineare, si propone, inoltre, di individuare e favorire il riconoscimento della persistenza di determinate funzioni urbane e destinazioni d’uso civile nonostante le profonde trasformazioni culturali. La visita è l’occasione, inoltre, per approfondire ed attualizzare il tema del martirio, attraverso il ricordo di quanti, testimoni di momenti decisivi della storia, ne sono diventati il riferimento emblematico.

Questo articolo è stato pubblicato in 2018 il 25 Settembre 2018 da Susi Di Giandomenico.

Navigazione articolo

← Segni della Memoria e della Storia: Roma 1943-1944 Roma pagana e Roma cristiana II. La via del porto si trasforma nella via dei martiri →

Scegli attività didattica

loader
Wordpress Meta Data and Taxonomies Filter
 

DESTINATARI

TEMATICHE ▼

TIPOLOGIA ▼

MUSEI ▼

ITINERARI ▼

ATTIVITÀ ▼


FACEBOOK

Facebook Pagelike Widget

Twitter

museiincomuneMusei in Comune Roma@museiincomune·
7h

Il pluripremiato fotografo #MassimoSiragusa e la curatrice Giovanna Calvenzi dialogano a distanza sulla mostra a lui dedicata al Museo di Roma in Trastevere. Un viaggio nelle periferie romane narrate attraverso lo sguardo attento di Siragusa https://youtu.be/Jd85hKN5ZKk

museiincomuneMusei in Comune Roma@museiincomune·
8h

Per #aMICI giovedì 21 gennaio online sulla piattaforma Google Suite Antonia Rita Arconti -curatrice del Museo della Scuola Romana - ci guiderà alla scoperta della collezione del #CasinoNobile Musei di #VillaTorlonia. Info: http://bit.ly/2M58GXt

museiincomuneMusei in Comune Roma@museiincomune·
11h

Ritratto maschile in marmo della metà del III secolo d.C., Sala Macchine, #CentraleMontemartini.

🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno #19gennaio

Vedi altri...

Instagram

Ritratto maschile in marmo della metà del III secolo d.C., Sala Macchine, #CentraleMontemartini.

🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno
Ritratto di Caterina Valadier con i figli Giuseppe e Maria Clementina, dipinto del 1776 di Giuseppe Bottani (1717-1784), #MuseoDiRoma a #PalazzoBraschi.⁣
⁣
🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno
La Stele del Dignitario Nefer ospitata nel #MuseoBarracco raffigura una scena di offerta con il defunto seduto davanti ad una tavola. Una lunga iscrizione in geroglifico presenta una formula funeraria ossia «offerta che concede il sovrano…» cui segue l’elenco di tutti i doni che l’offerente, simbolicamente presentato come il re, dona al defunto come corredo per il suo viaggio nell’aldilà: pane, acqua, cibo, incensi, belletti, latte, cereali, verdure, frutti, dolci, stoffe di diversi tipi e misure e poi “1000 vitelli, 1000 giovani antilopi, 1000 gru, 1000 oche”.
Volete conoscere curiosità sui capolavori dei Musei in Comune Roma? Scriveteci nei commenti di quale opera vorreste un approfondimento la prossima settimana!
Napoleone Eugenio con il cane Nero, scultura in terracotta del 1865, Sala III - Il Secondo Impero, #MuseoNapoleonico.

🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno
Cerca semplicemente di vivere meglio che puoi, adesso, quale che sia la tua vita. Vivere nel presente è il modo migliore per avvicinarsi alla sensazione di eternità.
– Paul Auster

Continua il nostro racconto del sistema musei di #Roma Capitale attraverso gli scatti più belli della nostra community. Questa settimana la foto di @ilsignoredibaux ci mostra il #CasinoNobile ergersi in tutta la sua monumentalità sui giardini di #VillaTorlonia.
Menzionateci e taggateci nelle vostre foto usando l’hashtag #MICRoma per essere selezionati.
San Sebastiano, olio su tela del 1615-1616 di #GuidoReni (Bologna 1575 - 1642), Sala VI, Pinacoteca Capitolina, #MuseiCapitolini.

🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno
La #CentraleMontemartini, secondo polo espositivo dei #MuseiCapitolini, è un esempio di riconversione in sede museale di un edificio di archeologia industriale.
Primo impianto pubblico di Roma per la produzione di elettricità a Roma, sorto agli inizi del 1900 sulla Via Ostiense tra i Mercati Generali e la sponda sinistra del Tevere, la centrale non più produttivamente ed economicamente conveniente, venne dismessa a metà degli anni ’60 e alla fine degli anni ’80, la dirigenza dell’ACEA decise di avviare una completa ristrutturazione. Nel 1997 con il trasferimento nella centrale elettrica di una selezione di sculture e reperti archeologici dei Musei Capitolini l’ACEA realizzò la trasformazione della sede a Museo, adeguando gli spazi alla nuova destinazione d’uso individuata e restaurando le macchine, mentre i Musei Capitolini curarono la mostra archeologica. I due diversi interventi furono realizzati contemporaneamente, con grande entusiasmo e in piena sintonia. Da allora il museo, si è arricchito di nuovi spazi e nuovi reperti archeologici, esponendo opere che erano rimaste negli anni chiuse nei depositi e sottratte al grande pubblico. 

#laCulturainCasa
Frammento di piccolo busto maschile del filosofo #Crisippo (testa) in bronzo, di età Flavia (75-80 d.C.), #MercatiDiTraiano - Museo dei #ForiImperiali. 

🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno

segui