Il villino a lungomare Duilio e gli stabilimenti balneari Capanno – ex Duilio e Kursaal – gli architetti Adalberto Libera, Luigi Moretti, Attilio Lapadula e Pier Luigi Nervi
Dove: appuntamento in piazzale Magellano, 41 Lido di Ostia, davanti allo stabilimento balneare Il Capanno
Sito web: www.sovraintendenzaroma.it
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
Descrizione e svolgimento del percorso:
il percorso diviso in due parti ciascuna di 90 minuti per la complessità e la distanza delle opere elencate, propone alcuni esempi significativi di architettura compresi nel periodo che va dal 1916 al 1950, con l’intento di focalizzare la trasformazione di Ostia che da Porto di Roma – funzione ricoperta sin dall’antichità – assume un’identità urbanistica autonoma. A partire infatti dal Piano Regolatore del 1910, con le costruzioni prima della Ferrovia Roma-Ostia inaugurata nel 1924 e della Via del Mare nel 1928, Ostia diventa sempre più una città, con i suoi viali, le sue piazze e gli stabilimenti frequentati dall’aristocrazia e dalla ricca borghesia dell’epoca. Adalberto Libera, Luigi Moretti, Attilio Lapadula e Pier Luigi Nervi sono solo alcuni fra i maggiori architetti che realizzarono le strutture oggeto di questa visita.
Villino Lungomare Duilio
è un esempio della serie di villini progettati dall’architetto Adalberto Libera per la Società Immobiliare Tirrena nel 1933 che pur avendo le caratteristiche del “villino” rientra nella tipologia della palazzina. Esso rappresenta un tipico esempio di architettura razionalista con un impianto volumetrico a parallelepipedo, in cui l’unica concessione alla linea curva è rappresentata dai terrazzi circolari. Sul retro il volume cilindrico del “vano scala” si apre verticalmente con finestrature che elevandosi al di sopra del terrazzo con funzioni di copertura dell’edificio assume caratteristiche spiccatamente navali.
Stabilimento balneare Capanno-ex Duilio
Lo stabilimento fu costruito nel 1936 dall’architetto Luigi Moretti per la Società Elettroferroviaria italiana. Anche per questo stabilimento è evidente la scelta di un impianto razionalista nella distribuzione dei volumi e nel posizionamento non casuale in asse con l’area trapezoidale di proprietà della Soc. Tirrena che metteva in relazione il nuovo impianto con gli edifici di Libera e di Botti. Una larga scalinata conduce a una piattaforma sopraelevata rispetto alla litoranea ove gli uffici erano distribuiti nei due blocchi rettangolari tra i quali si apre un varco che mediante una rampa conduce all’arenile. Nella sua “facies” complessiva l’ex Duilio denuncia il ricorso a soluzioni “navali” care al lessico razionalista.
Stabilimento balneare Kursaal
Progettato da Attilio Lapadula a cui si deve l’idea originaria. La conformazione interna della volta a forma di fungo, sorretta da un unico pilastro centrale da cui si dipartivano le nervature strutturali disposte secondo l’andamento delle sollecitazioni, si deve a Pier Luigi Nervi alla cui Società “Nervi e Batoli” fu appaltata la costruzione inaugurata il 15 Giugno del 1950. Dal punto di vista architettonico notevole era il fabbricato adibito a bar, ristorante e salone delle feste che divenne il simbolo delle serate romane mondane nell’epoca del boom economico. Nel 1974 a causa del progressivo degrado il Kursaal fu smantellato e ricostruito come è attualmente visibile.
Durata: 90 minuti
Finalità didattica: focalizzare l’attenzione sulle vicende urbanistiche di Ostia, in particolare durante il ventennio fascista. Conoscere attraverso le trasformazioni successive, l’evoluzione urbanistica di uno spazio chiamato a risolvere in tempi rapidi la contraddizione di una doppia vocazione: residenziale e turistico-ricreativa. Comprendere la nuova forma della città che si sviluppò attraverso modelli di espressione e consenso al regime.