Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele 166/A – 00186 Roma
Sito web: www.museobarracco.it
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
Descrizione e svolgimento del laboratorio: il laboratorio si compone di due momenti: la visita didattica alla sezione antica del Museo Barracco (Sala Egizia e Sala Sumera-Babilonese-Assira), coadiuvata da una scheda didattica e l’attività di laboratorio.
Nel corso della visita i ragazzi, con l’aiuto della scheda, individueranno alcuni reperti egizi e sumeri con iscrizioni, utili alla comprensione di diversi aspetti delle relative società (classi sociali, trattamento dei defunti, religione, economia, commercio etc.). L’archeologo aiuterà i ragazzi a “decifrare” le antiche scritture, permettendo loro di “leggere” autonomamente un documento antico.
Finita la visita il gruppo verrà accompagnato al secondo piano dove, lungo il corridoio di collegamento tra la Sezione Romana e quella medievale, è allestito lo spazio laboratorio. Qui verrà trattato il tema dell’origine della scrittura e delle “bullae”, i ragazzi verranno poi chiamati ad eseguire la trasformazione da pittogrammi a caratteri simbolici delle tavolette babilonesi, per proseguire con l’analisi dell’alfabeto egizio e la storia della Stele di Rosetta e di Champollion. Il laboratorio si conclude con la scrittura dei propri nomi, utilizzando i geroglifici, e con una serie di operazioni aritmetiche, eseguite alla lavagna, utilizzando i numeri egizi.
La scheda didattica, elaborata dalla Società Cooperativa ARX, resta ai ragazzi e agli insegnanti, per essere utilizzata a scuola, a completamento della visita.
Durata: 120 minuti (visita didattica e laboratorio).
Finalità didattica: il laboratorio è finalizzato alla comprensione del fenomeno della nascita e dello sviluppo della scrittura, collegato alla nascita e allo sviluppo della città e al progressivo sviluppo della complessità dei sistemi sociali antichi, alla base dei sistemi sociali moderni.
L’origine dei “segni” per contare e registrare verrà affrontata attraverso la spiegazione dell’uso e del significato delle “bullae” in argilla, per passare alle tavolette e alla trasformazione da pittogrammi a ideogrammi.
L’alfabeto geroglifico verrà invece utilizzato sia per affrontare il discorso della storia della scoperta del mondo egizio e della decifrazione delle antiche scritture, sia per introdurre il tema delle classi sociali e del potere di chi sapeva usare la scrittura, diventando così il tramite tra il Faraone e il popolo, che non sapeva né leggere né scrivere.
Le scritture antiche diventano il mezzo per affrontare discorsi anche molto complessi sulle più antiche civiltà.
Indicazioni per lo svolgimento del laboratorio: in ogni sezione del Museo Barracco può entrare una sola classe (max. 25-30 ragazzi). La classe viene suddivisa in due gruppi di massimo 15 ragazzi: il primo gruppo inizia la visita al museo, mentre il secondo si reca al secondo piano ed inizia il laboratorio. Dopo circa 75 minuti i due gruppi si scambiano di posto e di attività, seguiti ognuno dallo stesso archeologo.