Dove: Villa Glori, piazzale del Parco della Rimembranza
Sito web: www.sovraintendenzaroma.it
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
Destinatari: SCUOLA SECONDARIA I
Il percorso all’interno di Villa Glori punta a far conoscere la storia della Villa, nel contesto delle trasformazioni urbanistiche del quartiere: dai grandiosi progetti del governo Napoleonico dell’inizio dell’800 per la realizzazione della passeggiata del “Nuovo Campo Marzio”, che partendo da piazza del Popolo arrivava fino a Ponte Milvio appena restaurato da Giuseppe Valadier, a circa cinquant’anni dopo con il progetto della moderna Passeggiata Flaminia che avrebbe avuto inizio a ponte Milvio e si sarebbe estesa fino alla confluenza dell’Aniene, comprendendo anche il colle di villa Glori, per una città che voleva allinearsi con le grandi capitali europee.
Durante la visita – che curerà gli aspetti sia storici che naturalistici – saranno illustrati gli sviluppi dal Piano Regolatore del 1883, che prevedeva l’idea di un vasto spazio verde tra i Parioli e Ponte Milvio, agli espropri successivi tra cui l’antica vigna di Vincenzo Glori.
Successivamente nel 1923 la villa fu destinata a Parco pubblico della Rimembranza per commemorare i caduti per la Patria. La progettazione, affidata all’architetto Raffaele De Vico, consistette principalmente nella realizzazione di un tessuto di viali alberati con
al centro il piazzale celebrativo del Mandorlo.
L’ultima parte della visita è finalizzata alla conoscenza del Parco di Scultura Contemporanea; avrà un carattere di maggiore interazione, grazie al supporto di schede didattiche studiate appositamente per la stimolazione della percezione delle opere.
Durata 90 minuti
Finalità didattica
Rivolta soprattutto alle scuole del quartiere, la visita intende offrire una opportunità di conoscenza del territorio e della sua storia con una vasta documentazione iconografica. A ciò si accompagna la possibilità di fruire in modo diretto la scultura d’arte contemporanea (le sculture possono essere toccate e vi si può entrare dentro) sensibilizzando anche al rapporto tra arte e natura.