Dove: Musei Capitolini, Palazzo dei Conservatori, Galleria Lapidaria, Palazzo Nuovo
Indirizzo: piazza del Campidoglio
Sito Web: www.museicapitolini.org
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
Destinatari: SCUOLA SECONDARIA I e II (CLASSE III)
Nella Galleria Lapidaria ci si soffermerà su alcuni esempi di iscrizioni sepolcrali e votive bilingui o trilingui (latino, greco, siriano, semitico) che testimoniano come, per rendere le informazioni
comprensibili a tutti, le lingue parlate dai popoli di volta in volta conquistati da Roma convivessero con l’uso della lingua ufficiale, il latino. Il percorso prenderà poi in esame alcune sculture delle collezioni raffiguranti divinità, perlopiù di origine orientale (Iside, Artemide efesina, Sole, ecc.) che, introdotte dai nuovi cittadini insieme a riti e usanze diverse, in una Roma multietnica, convivevano in vario modo con la religione tradizionale, finché l’Editto di Costantino (313 d.C.) autorizzò la completa libertà di culto.
E inoltre… “Posta la tua foto”: durante la visita al museo i ragazzi potranno fotografare la loro opera preferita e commentarla con un breve testo (una parola o una frase). La classe voterà la creazione migliore e il docente la invierà, con le indicazioni dell’Istituto, della classe e dell’autore, ai Musei Capitolini info.museicapitolini@comune.roma.it per essere pubblicata sul sito, nella sezione “Didattica per le scuole”.
Durata 90 minuti
Finalità didattica
– Rendere protagonisti i ragazzi, coinvolgendoli emotivamente attraverso una diversa modalità di uso delle nuove tecnologie (smartphone) e della specifica comunicazione ad esse propria
– Stimolare negli studenti la creatività e lo sviluppo del giudizio critico
– Riflettere sulla possibilità di convivenza pacifica fra etnie con usi e costumi differenti nell’accettazione di regole comuni
– Educare alla tolleranza, al rispetto di persone diverse per lingua, provenienza geografica o religione per formare cittadini migliori
– Affrontare tematiche complesse attraverso l’immediatezza del linguaggio visivo, applicato alle pregevoli sculture dei Capitolini, e del mezzo fotografico
– Proporre ai ragazzi la riflessione su un aspetto della società antica normalmente poco affrontato, ma di scottante attualità
– Favorire la conoscenza della società romana e di un museo di arte antica attraverso una metodologia partecipata innovativa.