Indirizzo: ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Pantaleo, 10 – 00186 Roma
Sito web: www.museodiroma.it
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
Descrizione e svolgimento del percorso:
Introduzione
Breve introduzione sul palazzo e sul papa che ne commissiona la costruzione, Pio VI Braschi, per farne dono al nipote Luigi Braschi Onesti in occasione del suo matrimonio con Costanza Falconieri. Percorrendo il monumentale scalone, che porta al primo piano, si può rivolgere l’attenzione al materiale antico utilizzato per la decorazione: le grandi colonne di granito rosso, provenienti da un chiostro dell’Ospedale di Santo Spirito, le statue anch’esse antiche e le ricche decorazioni in stucco che narrano le storie di Achille. Il mito ritorna poi protagonista nelle tre grandi tele del pittore Gavin Hamilton esposte nella prima sala del I piano.
Parola chiave: MITO
Primo piano
La visita è impostata sulla pittura di veduta, da sempre considerata un genere minore, che comincia ad affermarsi a Roma nella prima metà del Seicento, con la presenza di artisti olandesi e fiamminghi, i quali elaborano una serie di vedute, con rovine romane, frutto di una commistione tra fantasia e realtà.
La città, dotata fin dalle origini di una splendida scenografia urbana, diventa il “luogo deputato” per lo svolgimento di feste, giochi popolari, cerimonie.
Le raffigurazioni di luoghi e monumenti cittadini si moltiplicano, affiancate da quelle che narrano importanti avvenimenti laici o religiosi come cavalcate per il Possesso papale, ingressi di ambasciatori, fastosi tornei e caroselli. Altre bellissime vedute di Roma sono esposte nella sala dedicata al pittore Ippolito Caffi – fortemente suggestionato dalla neonata tecnica fotografica – che ritrae i monumenti con grande realismo, ponendo un’attenzione decisamente moderna al fenomeno atmosferico.
Parola chiave: SCENOGRAFIA
Secondo piano
Il tema della veduta riprende anche al secondo piano, incentrato però sulle feste e cerimonie che nel seicento costituivano momenti di aggregazione e consenso per il papato e per le famiglie nobiliari ad esso legate. Nella stessa sala due grandi tele con importanti avvenimenti cittadini: Il carosello nel cortile di palazzo Barberini in onore di Cristina di Svezia e la fastosa Giostra del Saracino allestita a piazza Navona, il 25 febbraio 1634, per la visita del principe Alessandro Carlo di Polonia.
Parola chiave: FESTA
Durata: 90 minuti
Finalità didattica: la visita ha lo scopo di educare i ragazzi all’osservazione e alla lettura delle opere, – che in questo museo hanno la caratteristica di possedere un alto valore documentario – in particolar modo quelle appartenenti alla sezione analizzata, preziose per comprendere i cambiamenti urbanistico – architettonici della città eterna attraverso i secoli, che ne hanno radicalmente mutato la fisionomia. La varietà delle opere esposte permette, inoltre, di collegarsi con il programma di educazione artistica per quanto concerne le tecniche di esecuzione.