Dove: palazzi siti in via Tor di Nona, via della Maschera d’Oro, piazza de’ Ricci, via del Pellegrino 64-66, piazza dei Massimi, piazza Sant’Eustachio
Appuntamento in Via Tor di Nona 39/40
Sito Web: www.sovraintendenzaroma.it
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
Destinatari: SCUOLA SECONDARIA I e II
La visita, concepita come un viaggio a ritroso dalla contemporaneità al XV-XVI secolo, si incentra sull’approfondimento di un particolare aspetto della città: le facciate graffite e dipinte nei palazzi del centro storico. Pur rimanendo pochi esempi delle circa 200 case con facciate decorate, ciò che la città ancora conserva offre lo spunto per un itinerario che possa sottolineare il legame esistente tra la contemporaneità (espressa tramite la Street Art) e la tradizione rinascimentale a cui artisti quali Perin del Vaga, Polidoro da Caravaggio, Taddeo e Federico Zuccari, Maturino da Firenze hanno contribuito. Si affronterà, inoltre, la tematica dell’importanza della conservazione, del mutare delle tecniche e delle simbologie usate.
La visita prende avvio dal graffito superstite sul palazzo di via Tor di Nona realizzato nel 1976 dai giovani del quartiere; in questa sede sarà possibile parlare anche del palazzo, non più esistente presente a civico 39-40 demolito nel 1880, decorato da Perin del Vaga. Si prosegue, poi, con i Palazzi in Via della Maschera d’Oro (Palazzo Milesi, Palazzo civico 9, riferimenti a Palazzo Gaddi) realizzati tra fine XV e XVI secolo con storie mitologiche e simboli tra cui una maschera che diede il nome alla via, e Palazzo Ricci in piazza de’ Ricci realizzato nel secondo quarto del XVI secolo da Polidoro da Caravaggio e Maturino da Firenze con raffigurati, tra gli altri, simboli tipici di Roma (il Tevere, la lupa con Romolo e Remo ecc…) il ratto delle Sabine e passi tratti dalla storia della città antica.
L’itinerario continua con le decorazioni presenti al civico 64-66 di via del Pellegrino attribuite, per le fattezze michelangiolesche, pur se non vi è conferma, a Daniele da Volterra probabile autore, con la sua scuola, anche delle decorazioni monocrome realizzate nel 1523 su Palazzo Massimo con scene dell’Antico e Nuovo Testamento. Il percorso si conclude in piazza Sant’Eustachio con la particolare decorazione a colori, ben conservata, della casa di Tizio da Spoleto realizzata da un giovane Federico Zuccari con le storie del martirio del Santo.
Durata: 90 minuti
Finalità didattica
La visita è finalizzata all’approfondimento della pratica rinascimentale di decorare e affrescare i palazzi delle famiglie romane (con simboli, tematiche e tecniche) e del legame con la più contemporanea Street Art. La visita, inoltre, ha come ulteriore scopo quello di mettere l’accento sui problemi della conservazione dei beni della città.