Dove: Porta Pia e Villa Torlonia
Appuntamento: Via XX Settembre (lato via Nomentana)
Sito web: www.sovraintendenzaroma.it ; www.museivillatorlonia.it
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
Destinatari: SCUOLA SECONDARIA I e II
L’itinerario propone la lettura di una parte di città tra il dentro e il fuori le mura: si attraverseranno luoghi simbolici fortemente influenzati dagli eventi ottocenteschi e dai personaggi più significativi della storia nazionale.
Dopo l’accoglienza nel cortile interno di Porta Pia si passerà alla narrazione del significato storico e artistico del monumento michelangiolesco nell’ambito dell’Unità d’Italia. Il Monumento al Bersagliere realizzato da Publio Morbiducci sarà spunto di riflessione sul contesto in cui si colloca la scultura monumentale, fra rappresentazione storica e committenza pubblica durante il fascismo; l’iniziativa di realizzare un’opera che celebrasse il corpo dei bersaglieri, infatti, si concretizza solo dopo la mutata situazione politica nei rapporti tra Stato e Chiesa, con i Patti Lateranensi. L’itinerario proseguirà alla volta di Villa Torlonia, complesso che rispecchia in pieno le tendenze stilistiche dell’architettura dei primi dell’800 a Roma dove il neoclassicismo già presente nella seconda metà del Settecento è superate dal recupero di “stili” di epoche precedenti (in particolare del Medioevo come presunta culla delle identità nazionali). L’800 è caratterizzato dall’eclettismo storicista, dove tutti i gusti possono essere simultaneamente presenti nell’opera di uno stesso progettista, fino all’avvento dell’Art Nouveau, il primo movimento architettonico moderno; nell’itinerario verranno analizzati l’ingresso dei Propilei, il Casino dei Principi, il Villino Medievale, la Serra Moresca, il Teatro, la Casina delle Civette e il Casino Nobile.
Durata: 180 minuti
Finalità didattica
Le vicende storiche analizzate integrano il programma scolastico: l’atto conclusivo dell’epopea risorgimentale, la fine del potere temporale del Papa re con la Breccia di Porta Pia e il racconto del cambiamento epocale della città divenuta capitale nel 1870, fino al fascismo con la visita alla villa che fu residenza di Mussolini. La trasformazione della città e del suo suburbio è chiaramente leggibile a partire dall’isolamento e monumentalizzazione di Porta Pia con la demolizione di due brevi tratti delle mura a cui era collegata senza soluzione di continuità; in questo senso è doveroso menzionare la profonda metamorfosi dell’agro romano rappresentata da Villa Torlonia che, con le sue architetture e la raffinata progettazione del verde, da residenza suburbana di una delle ultime grandi famiglie di mecenati, diviene con l’espansione ottocentesca parte integrante della città.