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Scuole Musei in Comune Roma

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La Casa del cerimoniere pontificio Johannes Burckardt, raro esempio di residenza privata del Rinascimento romano e i resti della torre Argentina

Sito web: www.sovraintendenzaroma.it
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00

Dove: Palazzetto del Burcardo, via del Sudario 44

Descrizione: la casa del cerimoniere pontificio Johannes Burckardt (1450 circa -1506) diventerà il nucleo edilizio su cui il duca Sforza Cesarini farà costruire nel 1731 il teatro Argentina. Costruito nel 1491 circa su un preesistente edificio monastico del sec. XV, il palazzo ingloba al suo interno i resti della torre che, per volere del suo proprietario, sarà denominata “torre argentina” e che sarà all’origine della toponomastica della zona. Il palazzo è costituito da tre piani fuori terra e da un piano sotterraneo. Al piano terra si esce sul cortile in cui è possibile ammirare una facciata affrescata a motivi monocromi geometrici. Sul cortile prospetta anche la parte del palazzo del Burcardo su cui il duca Giuseppe Cesarini Sforza farà costruire nel 1731 il Teatro Argentina. Sul lato opposto è possibile anche riconoscere, nelle aperture delle piccole finestre, la struttura della torre che ha dato il nome a tutta la zona e il cui coronamento fu demolito nel XIX secolo. Si porteranno poi i ragazzi nei sotterranei dove si trova l’ingresso originale della torre medievale. Nelle sale del palazzo, che conservano in parte le originali decorazioni in peperino, sono visibili interessanti affreschi e soffitti cassettonati e decorati.

Durata: 90 minuti

Finalità didattica: la visita vuole mostrare ai ragazzi un raro esempio di architettura civile del quattrocento che, nonostante il pesante restauro del 1931, conserva ancora i caratteri edilizi e soprattutto decorativi dell’epoca. Si cercherà di ricostruire, servendosi di piante e del plastico presente al secondo piano, la struttura del palazzo e la successiva trasformazione in teatro.

Questo articolo è stato pubblicato in 2016 il 14 Settembre 2016 da Silvia Bendinelli.

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