Dove: Foro di Traiano, Colonna Traiana, Insula dell’Ara Coeli
Appuntamento: davanti la Colonna Traiana/Foro di Traiano (di fronte alle chiese della Madonna di Loreto e del SS. Nome di Maria) nello slargo tra vicolo di San Bernardo e vicolo di Sant’Eufemia.
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
Descrizione e svolgimento del percorso
Ultimo in ordine di tempo ad essere edificato per insufficienza di spazi occupati dagli altri fori, ai piedi dei colli Quirinale e Capitolino, il grandioso complesso del foro di Traiano venne inaugurato nel 112 d.C., finanziato con il bottino ricavato dalla conquista della Dacia (attuale Romania). Il racconto di quest’impresa è istoriato sulla colonna Traiana, inaugurata nel 113 d.C., che illustra i momenti salienti delle campagne militari dell’imperatore avvenute in due successivi momenti (101-102 d.C. e 105-106 d.C.). Oltre ad illustrare i fasti dell’impresa militare,
la colonna, nell’iscrizione apposta sul suo alto basamento che ospiterà le ceneri dell’imperatore, ne ricorda un’altra: quella dell’asportazione delle pendici del colle Quirinale, plasticamente
rappresentata dalla sua altezza, corrispondente a quella del monte. L’opera, a fortissimo impatto ambientale, realizzata con l’impiego di numerosissime maestranze (una media di 1000
persone al giorno ipotizzando l’asportazione in un anno di lavoro), proseguì con la regolarizzazione su sei livelli di questo enorme taglio. Ed è su questa regolarizzazione che venne poi edificato il mirabile complesso traianeo, legato al nome dell’architetto Apollodoro di Damasco, ingegnere militare che aveva accompagnato Traiano nella guerra vittoriosa contro i Daci.
Il percorso, costeggiando il Monumento ai caduti in piazza Venezia, prosegue con la visita dell’Insula dell’Ara Coeli. Il monumento rappresenta uno dei pochi esempi di edilizia abitativa intensiva della Roma imperiale. L’elevata altezza con la quale si conserva, rende quest’insula particolarmente importante nel panorama romano, perché testimonia della diversa distribuzione degli spazi interni, che diventano progressivamente più angusti e bui man mano che si sale di livello. La casa, il cui piano terreno originario si trova a 9 m di profondità dall’attuale piano stradale, si sviluppa per altri cinque livelli in altezza. Per l’edificazione del caseggiato, databile agli inizi del II sec. d.C., furono apportate profonde modifiche al substrato geologico delle pendici del Campidoglio attraverso il taglio e la regolarizzazione della parete tufacea del colle.
E’ prevista la visita all’interno dell’Insula dell’Ara Coeli. Il gruppo classe sarà suddiviso in due sottogruppi da un max. di 15 studenti ciascuno. Il gruppo che rimarrà fuori, stazionerà nel giardino protetto, antistante la porta di accesso al monumento. Per impegnare proficuamente il tempo di attesa tra una visita e l’altra, si consiglia ai docenti di far portare agli studenti un block notes, al fine di far riprodurre graficamente il monumento e/o il paesaggio circostante. I disegni prodotti costituiranno parte integrante del progetto di visita.
Si avverte, per opportuna conoscenza, che le caratteristiche architettoniche del sito archeologico rendono il percorso non adatto alle persone con disabilità motoria.
Durata: 180 minuti
Finalità didattica
La visita si propone di far riflettere, attraverso esempi famosi, su come le azioni dell’uomo abbiano già in antico, modificato, alterato sensibilmente i tratti peculiari dell’ambiente e del paesaggio della città. Il carattere di queste modifiche, talmente radicali nel disegnare nuovi segni nel tessuto urbano antico, giunge inalterato sino a noi. Gli itinerari consentono di scoprire e comprendere chiaramente, come le trasformazioni della morfologia e del substrato geologico avvenute già in antico, agiscano profondamente sull’immagine contemporanea della città. Questo itinerario, inoltre, offre una panoramica mirabile sulle differenti tipologie di interventi effettuati in antico sul substrato geologico della città, restituendoci esempi sia dell’edilizia pubblica (foro di Traiano), sia di quella privata di epoca romana (Insula dell’Ara Coeli).