Dove: appuntamento a Viale America (di fronte al laghetto)
Sito web: www.sovraintendenzaroma.it
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
Descrizione e svolgimento del percorso: dopo una introduzione durante la quale verranno dati cenni sul dibattito architettonico durante il ventennio fascista, sulla nuova idea di città e delle sue nuove funzioni (cenni sul concorso per gli Uffici Postali, la progettazione della Città Universitaria, la visione della città verso il mare; saranno fornite notizie sulla storia e l’evoluzione urbanistica del quartiere, sul sistema del verde progettato da Raffaele De Vico) sulle sue architetture più rappresentative (il grattacielo dell’ENI, il nuovo Palazzo dei Congressi di Massimiliano Fuksas, i grattacieli di Renzo Piano, i grattacieli di Franco Purini) e sulla fortuna che questo brano di città ha avuto nell’ambito del dibattito culturale negli anni del dopoguerra sino ai nostri giorni soprattutto nel cinema (I mostri e Il Boom di D. Risi, La dolce vita di F. Fellini, L’eclisse di M. Antonioni, Nina di E. Fuksas. Il percorso si articolerà a partire da Viale Europa raggiungendo il Nuovo Palazzo dei Congressi e da qui il Piazzale degli Archivi dove sarà illustrato il Palazzo dell’Archivio Centrale dello Stato. Successivamente, attraverso il Viale dell’Arte si raggiungerà Piazza Giovanni Agnelli dove sorge il palazzo del Museo della Civiltà Romana che ospita anche il Planetario di Roma. Da qui si giungerà a Piazza John Kennedy sulla quale sarà analizzato l’importante edificio del Palazzo dei Congressi di Adalberto Libera. Percorso il Viale della Civiltà del Lavoro si giungerà al Palazzo della Civiltà del Lavoro.
Durata: 90 minuti
Finalità didattica: focalizzare l’attenzione sulle vicende storiche e urbanistiche di Roma durante il ventennio fascista per comprendere la nuova forma della città che viene delineata come espressione e consenso al regime, e in cui confluiscono posizioni diverse sull’architettura e sulla formulazione di un linguaggio moderno in rapporto alla tradizione classica e al mito della romanità. Conoscere, anche attraverso le trasformazioni degli anni Sessanta, gli spazi di uno dei quartieri più organizzati della città moderna, in cui esempi di architettura pubblica, completati o realizzati anche nel secondo dopoguerra, sono uniti a zone di edilizia residenziale connotate da un aspetto arioso e aperto, e dalla cura per gli spazi verdi.