Dove: Fori Imperiali. Appuntamento alla Colonna di Traiano (ingresso area archeologica, Piazza
Foro Traiano)
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
Descrizione e svolgimento del percorso
La visita all’area dei Fori Imperiali costituirà l’occasione per avvicinare gli studenti alle problematiche di gestione e conservazione di un sito archeologico posto nel cuore di Roma. Nell’introduzione si spiegherà come è nata l’area archeologica dei Fori Imperiali, dai primi sterri ottocenteschi fino agli scavi del Grande Giubileo del 2000. Si passerà a descrivere le attività quotidiane che interessano i Fori Imperiali in quanto zona nevralgica della città, soggetta al passaggio quotidiano di cittadini e turisti: la rimozione dei rifiuti buttati costantemente dai passanti che percorrono la soprastante via dei Fori Imperiali, il decoro del verde, la rimozione di scritte vandaliche, la manutenzione ordinaria e tanto altro. Allo stesso tempo si illustreranno le misure di manutenzione e conservazione adottate per prevenire e limitare i danni provocati dagli agenti inquinanti come lo smog, gli attacchi biologici e le deiezioni animali sulle strutture antiche. Si mostrerà poi come sia possibile mettere in relazione città antica e città moderna anche attraverso una serie di percorsi e accessi progettati per essere ugualmente fruiti da persone con disabilità motorie che, fino a non molto tempo fa, erano solitamente escluse dalle visite nelle aree archeologiche.
Esemplificativo, infine, di come la città moderna “difficilmente” conviva con la città antica, è il problema costituito dai lavori per la realizzazione della tratta della Metro C, che stanno interessando il sottosuolo di via dei Fori Imperiali e che hanno reso necessaria tutta una serie di accorgimenti per preservare il patrimonio archeologico.
Durata 90 minuti
Finalità didattica
Scopo dell’esperienza è far comprendere agli studenti i principi generali della tutela, della conservazione, della valorizzazione e della fruibilità del nostro patrimonio culturale. Promuovere una maggior consapevolezza di tale patrimonio come bene comune da salvaguardare servirà a garantire la sua trasmissione alle generazioni future.