Dove: Musei Capitolini – Pinacoteca Capitolina
Indirizzo: Palazzo dei Conservatori (II piano, Sala I)
Sito web: www.museicapitolini.org
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
Destinatari: scuola secondaria II grado (IV Anno del Liceo classico, del Liceo delle scienze umane e del Liceo linguistico e il Secondo Biennio del Liceo artistico, del Liceo scientifico e del Liceo musicale e coreutico)
La visita intende approfondire, attraverso alcune opere pittoriche capitoline della I Sala, la rivoluzione artistica che ha caratterizzato la pittura italiana nel passaggio dal Trecento al Quattrocento, ed illustrare il percorso di assimilazione e superamento delle novità introdotte da Giotto che, come scrisse Cennino Cennini “…rimutò l’arte del dipingere di greco in latino e ridusse al moderno”.
Attraverso un metodo interattivo, che stimola con l’uso delle nuove tecnologie la curiosità e la capacità di osservazione, i ragazzi vengono dapprima coinvolti in prima persona e guidati gradualmente alla comprensione dell’arte e del suo tipico linguaggio espressivo.
Dopo aver analizzato autonomamente i quadri più significativi della Sala I entra in gioco l’operatrice didattica, con la quale i ragazzi possono dialogare su quanto elaborato e ripercorrere in sintesi le tappe di questa trasformazione dell’oggetto artistico, che riflette i notevoli cambiamenti storici, religiosi e sociali del tempo: dalle icone con personaggi ieratici di alcune tavole a fondo oro alle dinamiche scene sacre di tono giottesco di un altare smembrato, fino alle imponenti Sacre Conversazioni (Madonna e santi). In queste ultime l’impianto spaziale riflette la nuova impostazione prospettica della finestra albertiana e le figure dei santi, illuminati da una luce reale, recuperano caratteri fisionomici ben definiti, occupando uno spazio fisico altrettanto misurabile.
Durata: 90 minuti
Finalità didattica della visita:
- Favorire la conoscenza delle opere pittoriche capitoline e rafforzare il metodo di lettura dei dipinti
- Stimolare lo spirito di osservazione e la curiosità dei ragazzi proponendo un approccio non-mediato all’opera d’arte e al suo linguaggio specifico
- Attraverso l’esperienza diretta far riflettere sulla complessità dell’espressione artistica e sulla conseguente necessità di una fruizione lenta e non superficiale dell’immagine
- Rendere più gradevole la frequentazione di un Museo con l’utilizzo di strumenti informatici ben noti ai ragazzi, affiancandoli al dialogo con l’operatrice didattica
- Rafforzare l’autostima e la capacità di espressione e favorire lo sviluppo dell’autonomia di giudizio critico