Dove: Parco Archeologico del Celio – Museo della Forma Urbis
Indirizzo: Viale del Parco del Celio, 20
Sito web: www.sovraintendenzaroma.it
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
Destinatari: SCUOLA SECONDARIA II
La visita didattica intende proporre alle/agli studenti delle scuole secondarie un approccio cartografico alla città antica e moderna. Camminando e soffermandosi sulle lastre di marmo d’età severiana e le epigrafi si comincia un lungo viaggio nel tempo: si passa attraverso i disegni realizzati dagli antiquari del circolo del cardinale Farnese, (alcuni dei quali riprodotti in color crema accanto alle lastre) risalenti al periodo del rinvenimento, nel 1562, di frammenti della parete su cui era stata intagliata la mappa della città in epoca imperiale; si studia la rigorosa carta, pubblicata da Giovanni Battista Nolli nel 1748, intersecata ai reperti di marmo posti sul pavimento, come tessuto connettivo che si avvicina molto alla Roma antica; si accenna alle critiche feroci del Piranesi e agli studi del secolo scorso, in particolare al rilievo della parete, in scala 1:20, eseguito da Lucos Cozza nel 1948; si giunge ai giorni nostri e alla geniale messa in posa ed esposizione dei pezzi della Forma Urbis sul pavimento del museo, collocati in orizzontale così da offrire una visione più completa e facilmente accessibile a tutti, ricoperti da una vetrata e inframmezzati dalle carte della FUR prodotte nel corso dei secoli.
Durata: 90′
Finalità didattica della visita:
L’intento dell’attività oltre a quello di proporre delle nozioni di base sulla lettura delle diverse piante della città esposte nel Museo e sullo schema tipico, la misurazione e la ripartizione delle aree che i romani adottavano nella realizzazione di una nuova città (con brevi cenni a concetti come cardo e decumano, centuriazione, agrimensura etc.), è quello di creare un percorso didattico che aiuti le/gli studenti della scuola secondaria ad acquisire dei punti di riferimento per orientarsi nel tempo e nello spazio e a riflettere e confrontarsi su tale dimensione. Punto d’arrivo: la scoperta dei parallelismi e delle analogie tra la Roma antica e Roma Capitale.