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Scuole Musei in Comune Roma

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Offerta didattica per le scuole dei Musei in Comune Roma

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Perchè si chiama così? Vie, vicoli, piazze, larghi ed archi che ci raccontano di persone, mestieri, miti, leggende, aneddoti e segreti

Dove: piazza Benedetto Cairoli
Info e prenotazioni
: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00

Descrizione e svolgimento del percorso
Quante volte ci siamo chiesti: “Perché via Arenula si chiama così? E via dei Giubbonari? E l’Arco degli Acetari?”. A queste e ad altre domande si risponderà durante l’itinerario per vie, piazze, larghi ed archi.
La storia dei toponimi che si incontrano lungo il cammino consente di seguire la crescita urbana di questa parte della città, di conoscerne i cambiamenti sociali, gli aspetti folcloristici e di scoprirne curiosità ed aneddoti.
Nel tessuto urbanistico di Roma si rispecchiano le vicende di quasi tre millenni di storia che sarà possibile ripercorrere in un itinerario che si snoda tra le chiese, i monumenti, i palazzi ed i cortili dei rioni Parione e Regola.
Il percorso parte da piazza Benedetto Cairoli, fronte via Arenula, prosegue verso la chiesa di S. Carlo ai Catinari (esterno) che fa angolo con via del Monte della Farina, si percorre via dei Giubbonari e si intersecano via dei Chiavari, via dei Pompieri e via della Pietà per poi sostare in largo dei Librari, davanti alla chiesa di S. Barbara (esterno).
Prima di arrivare in piazza Campo de’ Fiori si incrociano vicolo delle Grotte dove abitò il conte di Cagliostro e poi via dei Balestrari, giunti nella piazza, dopo una breve sosta per illustrare l’uso della piazza ed il Monumento a Giordano Bruno, si prosegue verso palazzo Righetti (esterno) che nel 1887 fu acquistato dall’Istituto “Tata Giovanni”, fondato da Giovanni Borgi, un muratore romano che dedicò la sua vita ai bambini abbandonati assistendoli ed insegnandogli un mestiere: i “callarelli”, così erano chiamato i ragazzi, vi rimasero fino al 1926.
Si torna su piazza Campo de’ Fiori e si procede verso via del Pellegrino, dopo aver superato via dei Baullari, dove si visita l’Arco degli Acetari. Percorrendo vicolo del Bollo si arriva a via dei Cappellari e da qui, passando di nuovo per piazza Campo de’ Fiori e per piazza Farnese, si arriva alla piazza della Quercia, sede dell’Università dei Macellari, su cui affaccia la chiesa di S. Maria della Quercia (esterno) dove si conclude la visita.

Durata: 90 minuti

Finalità didattica
Introdurre gli studenti alla toponomastica, attraverso un percorso di apprendimento attivo, facendogli comprendere che anche i nomi dei luoghi possono raccontare la storia della città ed i cambiamenti sociali che sono avvenuti. Gli studenti acquisiranno consapevolezza e maggiore conoscenza dei luoghi a loro ignoti o che frequentano solo di passaggio, attraverso un procedimento di riconoscimento identitario nella città.

 

 

Questo articolo è stato pubblicato in 2020 il 4 Ottobre 2020 da v.mangiameli.

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