Dove: Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco
Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele, 166/A
Sito web: www.museobarracco.it
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
Descrizione e svolgimento del percorso*
Cenni storici sull’edificio che ospita la collezione, Palazzo Regis (Le Roy) detto “La Farnesina ai Baullari”; cenni storici sulla figura del conte Giovanni Barracco e sulla formazione della collezione, compresi i criteri cui è ispirata; questa parte della spiegazione avviene di norma nel cortile, dove è possibile illustrare le caratteristiche architettoniche del Palazzo e parlare di Barracco, prendendo spunto dalla lapide in suo onore qui apposta.
La visita della sezione antica del museo riguarda le sale espositive poste al primo piano, in cui sono esposti reperti Egizi, Sumeri, Babilonesi, Assiri, Ciprioti, Fenici, Etruschi.
Le opere d’arte esposte serviranno per affrontare discorsi storici sulle diverse civiltà e per mettere a confronto modi diversi di trattare stessi argomenti, come, ad esempio, la rappresentazione del potere, la religione, la guerra.
*Consigliato alle classi IV e V della scuola primaria.
Il museo è solo parzialmente accessibile ai visitatori con handicap motori. Per chi non può salire ai piani superiori è disponibile al piano terra una postazione informatica con la visita virtuale del museo. Sono ammessi gruppi di max 25/30 persone
Durata: 90 minuti
Finalità didattica
La visita permette di illustrare, tramite la collezione di Giovanni Barracco, l’arte Egizia e l’arte Mesopotamica, non altrimenti rappresentate nei musei di Roma.
Le diverse manifestazioni dell’arte di queste popolazioni permettono di ampliare il discorso sulla vita quotidiana, la religione, le usanze funebri, l’abbigliamento e altri temi legati alle culture sviluppate da queste antiche civiltà.
L’esposizione è anche l’occasione per sottolineare la differenza tra una “collezione” ed un “Museo” e porre l’accento sulla differenza di informazioni recuperabili tra oggetti comprati sul mercato antiquario e oggetti recuperati nel corso di scavi documentati.