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Scuole Musei in Comune Roma

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1350. Il Giubileo senza papa

Dove: Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali
Indirizzo
: Via Quattro Novembre, 94
Appuntamento:  Piazza della Madonna di Loreto
Sito web: www.mercatiditraiano.it
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
Destinatari: SCUOLA SECONDARIA I e II

Descrizione e svolgimento del percorso
La mostra
, articolata in otto sezioni, racconta la storia di Roma dal primo Anno Santo, svolto nel 1300, fino al ritorno del papa nell’Urbe nel 1377, fermandosi sugli eventi più importanti: la Peste Nera nel 1348, il terremoto nel 1349 e il Giubileo nel 1350. Il percorso è accessibile a tutti; il racconto è affidato a personaggi dell’epoca.
Il primo è Bonifacio VIII, il papa che indisse il primo Giubileo nel 1300. Segue, durante la “cattività avignonese”, ovvero il trasferimento della sede pontificia ad Avignone in Francia (1309-1377), Clemente VI, il papa che nel 1343 concesse all’ambasceria inviata dal Comune di Roma il Giubileo del 1350, riducendo a cinquanta l’intervallo di cent’anni tra ogni Anno Santo stabilito da Bonifacio VIII.
Dopo i papi.. i laici. Emerge Cola Di Rienzo, appassionato cultore della grandezza della Roma imperiale e sostenitore del partito popolare. La Cronica dell’Anonimo Romano ne racconta la vita e lo descrive mentre arringa il popolo romano e spiega le antiche epigrafi.

A Cola, a Roma e al Giubileo si lega Francesco Petrarca, il grande poeta amante della Roma antica, e ai suoi scritti la sezione sui Mirabilia, le descrizioni medievali dei monumenti pagani e cristiani arricchite da tradizioni e leggende, quali l’uso del globo in bronzo dorato dell’Obelisco Vaticano come cinerario di Giulio Cesare e la Visione di Augusto sulla lastra dell’Ara Coeli.

La società dell’epoca è raccontata dai suoi abitanti, raffigurati sulle lastre di chiusura delle tombe pavimentali, e dai provvedimenti per l’organizzazione dei servizi di accoglienza per i pellegrini.

L’evento giubilare è infine narrato dai pellegrini: rappresentati nel tipico abbigliamento di viaggio, essi visitavano le grandi basiliche e i luoghi che conservavano le reliquie, quali la Veronica, “vera icona” di Cristo custodita in San Pietro in Vaticano, e riportavano con sé le insegne di pellegrinaggio.

il Giubileo del 1350, dunque, fu fortemente voluto dai Romani e celebrato senza papa. Il ritorno della sede pontificia a Roma avvenne nel 1377 con Gregorio XI, accolto da S. Caterina da Siena. L’ultima voce narrante della mostra è, infine, quella di Jacopa dei Prefetti di Vico, data in sposa ad Andrea Tomacelli, fratello di Bonifacio IX.

La visita alla mostra, dunque, è scandita dai personaggi che hanno rappresentato l’epoca e si prestano a raccontare la storia “con le loro storie”, in un racconto a più voci, spunto per la conoscenza della storia del Medioevo a Roma e della società dell’epoca.

Durata: 60’

Finalità didattica della visita
Conoscenza di un periodo importante della storia di Roma, interessato da tragici eventi e dall’organizzazione del secondo Giubileo, segnato dall’assenza del papa dalla città e, invece, dalla grande partecipazione del Comune e del popolo romano, e degli intellettuali dell’epoca, primo tra tutti Petrarca.

 

Questo articolo è stato pubblicato in 2025 il 15 Ottobre 2025 da v.mangiameli.

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