Dove: Museo di Roma
Indirizzo: Piazza Navona, 2
Sito web: www.sovraintendenzaroma.it
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
Destinatari: SCUOLA SECONDARIA I e II
Disponibile dal 02 ottobre 2024 al 6 gennaio 2025
La mostra Laudato Sie, esponendo preziosi codici e libri antichi, provenienti in particolare dalla Biblioteca del Sacro Convento di Assisi, offre l’opportunità d’immergersi nell’affascinante contesto di uno scriptorium medievale. È qui, nella biblioteca, il cuore pulsante di monasteri e conventi, che si gioca la partita culturale dell’Europa, nel transito di quei secoli – tutt’altro che bui – che consegneranno l’eredità del mondo classico alla civiltà moderna, insieme ad una rielaborazione originale della visione del mondo, e dell’essere umano. Attraverso il viaggio tra codici miniati, incunaboli e libri a stampa è possibile ricostruire il sapere originato da questa concezione unitaria del cosmo: esso si erge come un albero radicato nella tradizione classica e cristiana e proiettato verso il cielo, dal cui tronco, sede della riflessione culturale e spirituale francescana, si dipartono i rami delle diverse discipline, sotto la cui lente d’ingrandimento passano in rassegna via via tutti gli aspetti del Creato. L’Arbor Sapientiae è traduzione sul piano intellettuale di quella lauda degli elementi evocati da san Francesco nel suo Cantico delle Creature e simbolo di una relazione tra Uomo, Dio e Natura, che tutto permea, ordina e nutre come linfa vitale.
Durata 60 minuti
Finalità didattica
- Far approfondire e consolidare alcuni temi fondanti del bagaglio conoscitivo delle studentesse e degli studenti, ossia le radici su cui si fonda la cultura europea, il contesto storico che vide la nascita del volgare e lo sviluppo delle lingue e delle letterature nazionali, l’approccio analitico e al contemplo enciclopedico ai vari rami del Sapere.
- Ribaltare l’iter del consueto processo conoscitivo, che parte dal libro come fonte da cui estrarre contenuti; qui invece si parte dal dato materiale, dalla possibilità di avvicinare l’oggetto “codice” e “libro antico”, spesso studiati a scuola sotto vari aspetti – storico, letterario o artistico – ma raramente visionabili dal vivo, nella loro materica concretezza, specie se opere di pregio e documenti rari, come la più antica copia manoscritta del Cantico delle Creature, opera centrale della mostra.
- Attraverso il percorso espositivo ricostruire idealmente il luogo in cui le opere vennero create, custodite e tramandate nei secoli, ossia la biblioteca con l’annesso scriptorium, centro nevralgico di monasteri e conventi, da cui la cultura medievale dispiega la sua influenza nello spazio e nel tempo.
- Far rivivere, attraverso due ambienti immersivi ispirati all’intuizione poetico-mistica del Cantico, lo stupore suscitato dall’osservazione della Natura. È solo infatti da quel medesimo sguardo stupito che nasce e si sviluppa l’interesse per vari rami disciplinari che indagano il mondo visibile (Fisica, Chimica, Medicina, Astronomia) e quello invisibile (come la vita del pensiero, dell’anima e di Dio, sondati da Filosofia e Teologia, ma anche dei numeri, campo di studio della Matematica). Se peculiare della concezione medievale appare il continuum che lega indissolubilmente il Macrocosmo al Microcosmo, l’indagine analitica e la visione enciclopedica lasciano un’importante eredità che pone le basi per la nascita del pensiero occidentale moderno.