Scuole Musei in Comune Roma

Scuole Musei in Comune Roma

Offerta didattica per le scuole dei Musei in Comune Roma

Vai al contenuto
  • Presentazione
  • Tutte le attività
  • Scegli l’attività
  • Online
  • Catalogo
  • Info
  • Archivio
    • Archivio A.S. 2019/2020
    • Archivio A.S. 2018/2019
    • Archivio A.S. 2017/2018
    • Archivio A.S. 2016/2017
    • Archivio A.S. 2015/2016
  • Per docenti

Trasformazione e sviluppo della città contemporanea: il quartiere della Garbatella e l’archeologia industriale nell’area Ostiense

Dove: appuntamento a piazza Brin
Sito web: www.sovraintendenzaroma.it
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00

Descrizione e svolgimento del percorso
Dopo una breve introduzione durante la quale sarà inquadrata, dal punto di vista storico, l’evoluzione dell’insediamento della Garbatella e il suo rapporto con la zona industriale della città, saranno presentate le caratteristiche dell’insediamento dal punto di vista urbanistico, architettonico e tipologico.
Il percorso all’interno del quartiere toccherà gli edifici storici ed esemplificativi delle diverse tipologie edilizie (residenziale, servizi collettivi, edilizia scolastica, edilizia religiosa, abitazioni collettive, edilizia industriale) che caratterizzano l’insediamento progettate dai maggiori architetti del periodo.
Uscendo dallo storico quartiere si percorrerà il ponte Settimia Spizzichino, inaugurato nel 2012, dedicato all’unica donna, tra le vittime della deportazione del ghetto di Roma del 16 ottobre 1943, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz, che abitò nel quartiere della Garbatella e che ha speso la sua vita nella testimonianza e diffusione della memoria storica della Shoa. Il ponte sovrappassa la linea della Metro e la ferrovia Roma-Ostia, e raggiunge la via Ostiense e l’area della città in cui, secondo le destinazioni dei Piani Regolatori, nei primi decenni del ‘900 si è concentrata l’ ”area industriale”.
Numerosi sono i complessi di Archeologia industriale tuttora conservati tra la via Ostiense e la riva del Tevere, la cui nascita fu favorita dalla vicinanza del fiume (all’epoca navigabile) e della ferrovia. L’area era infatti servita, oltre che dalla ferrovia Roma-Ostia anche dal collegamento Roma-Civitavecchia che, attraverso l’attuale Ponte dell’Industria o “Ponte di Ferro”, progettato sotto il pontificato di papa Pio IX e inaugurato nel 1863, raggiungeva la Stazione Termini.
Dal ponte Spizzichino sono visibili: i Mercati Generali (oggi in corso di trasformazione), l’ex edificio ENEL, il complesso dell’Italgas e il Gazometro, struttura che connota profondamente questa parte della città.
Giunti sulla via Ostiense saranno osservati dall’esterno gli edifici della Croce Rossa, restaurati di recente, sorti sull’area delle officine della Ditta Cassinelli & C. ceduta nel 1922 alla Croce Rossa Italiana.
Si proseguirà, affacciandosi sul piazzale antistante la ex Centrale elettrica intitolata a Giovanni Montemartini, primo impianto pubblico per la produzione dell’elettricità, espressamente voluto dalla giunta capitolina diretta dal sindaco Ernesto Nathan (di cui G. Montemartini era assessore) nell’ambito di una politica di municipalizzazione dei servizi.
Oggi l’edificio industriale ospita il museo archeologico della Centrale Montemartini che all’interno conserva strutture e macchinari testimonianza del passato industriale. Sul piazzale davanti al museo sono anche collocati due eleganti lampioni realizzati su disegno di Duilio Cambellotti.
Dopo una momento di pausa di circa 30 minuti, attraverso la via Ostiense, passando per piazza del Gasometro si raggiungeranno le grandi costruzioni dei Magazzini Generali, edificate su progetto di Tullio Passarelli tra il 1909 ed 1912, la sede della Reale Dogana che sorge, il complesso del Consorzio Agrario, ed infine il Ponte dell’Industria.
Al di là del ponte sono visibili altri edifici industriali come i Molini Biondi e la sede della ex Mira Lanza.
Il percorso è caratterizzato da numerosi esempi street art, realizzati nell’area da autori noti negli ultimi anni ai giovani e anche ad un vasto pubblico (Sten & Lex, Brus, Borondo ecc.). In questa parte della città infatti per le sue stesse caratteristiche di ex zona industriale in continua trasformazione, in un difficile equilibrio tra decadenza e nuove funzionalità, si sono concentrati interventi di riqualificazione tramite pitture murali di vario genere e tecniche, tesi al mascheramento/abbellimento/sogno di nuovi spazi urbani.

Durata: 180 minuti

Finalità didattiche: la visita si propone di avvicinare i ragazzi, tramite l’osservazione diretta e la percezione di spazi urbani e architettonici, ad una parte della città che, senza un piano preordinato, si definisce a partire dagli ultimi decenni dell’Ottocento, in concomitanza con i primi insediamenti industriali a Roma.
La Garbatella, quartiere popolare realizzato nei primi decenni del ‘900 con il suo rapporto con la vicina area Ostiense, zona industriale di Roma, permette di affrontare un racconto complessivo di storia della città, con riflessione sulle trasformazioni sociali e urbane nel corso del Novecento. La visita inoltre offre numerosi spunti di riferimento letterari e cinematografici per successivi approfondimenti in classe.
Importante è anche la tematica della formazione e crescita dell’area industriale di Roma Capitale in una zona al di fuori delle mura, connessa con la rete ferroviaria dell’epoca e prossima al fiume Tevere, ancora navigabile e importante via di comunicazione e trasporto per le materie prime. L’insieme dei complessi tuttora visibili pone, inoltre, il problema del recupero degli esempi di archeologia industriale a Roma e del loro riutilizzo anche come spazi culturali e collettivi. Ancora di rilievo la considerazione dell’attuale diverso rapporto tra la città e il fiume.

Promozione scuole

 

Questo articolo è stato pubblicato in 2017 il 15 Settembre 2017 da redazione.

Navigazione articolo

← Garbatella: un quartiere giardino degli anni ’20 La casa del Cerimoniere Pontificio Johannes Burckardt, raro esempio di residenza privata del Rinascimento Romano e i resti della Torre Argentina →

Scegli attività didattica

loader
Wordpress Meta Data and Taxonomies Filter
 

DESTINATARI

ATTIVITÀ ▼

TIPOLOGIA ▼

MUSEI ▼

ITINERARI ▼

TEMATICHE ▼


FACEBOOK

Facebook Pagelike Widget

Twitter

museiincomuneMusei in Comune Roma@museiincomune·
8h

Lunedì #8marzo alle 11 e alle 15 la curatrice del #MuseoNapoleonico Laura Panarese accompagnerà i visitatori presenti nel museo in un percorso di visita dedicato alle figure femminili della famiglia Bonaparte.
Tutte le info qui: http://bit.ly/3kPryqS
#DonneCultureRoma

museiincomuneMusei in Comune Roma@museiincomune·
11h

Caldarrostaro a via Sistina, acquarello su carta del 1867 di Arnoldo Corrodi, #MuseoTrastevere

🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno

museiincomuneMusei in Comune Roma@museiincomune·
6 Mar

Lunedì #8marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, @Roma celebra la figura femminile con l’iniziativa #DonneCultureRoma. La @Sovrintendenza partecipa con una serie di eventi online e non nel Sistema Musei di Roma Capitale. Il programma http://bit.ly/8MarzoMusei

Vedi altri...

Instagram

Caldarrostaro a via Sistina, acquarello su carta del 1867 di Arnoldo Corrodi, #MuseoTrastevere

🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno
Lunedì #8marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, #Roma Capitale celebra la figura femminile con l’iniziativa #DonneCultureRoma. La @sovrintendenzacapitolina ai Beni Culturali partecipa con una serie di eventi online e non nel Sistema Musei di #RomaCapitale.

Il programma completo qui: http://bit.ly/8MarzoMusei

#8marzocultureroma, #8marzo #cultureroma
Il complesso di #VilladiMassenzio è una delle aree archeologiche più suggestive della campagna romana.
Costituito da tre edifici, venne progettato per celebrare l’imperatore Massenzio. Lo schema del circo abbinato al palazzo imperiale è qui arricchito dal mausoleo, più noto come Tomba di Romolo, nucleo centrale dell’intero complesso. Per velocizzare i lavori e sfruttare le caratteristiche dell’area i tre edifici furono realizzati assecondando la conformazione del territorio, per questo il palazzo venne edificato sui resti delle costruzioni precedenti ed il circo nell’avvallamento che dall’Appia Antica risale gradualmente verso l’attuale via Appia Pignatelli. I resti delle costruzioni massenziane così come li vediamo oggi, sono il risultato di una lunga trasformazione di una originaria villa rustica repubblicana.
Donna con il mantello rossso, inchiostro di china e acquerello su carta incollata su supporto in cartone di Paolo Paschetto del 1911, #CasinadelleCivette Musei di #VillaTorlonia

🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno
L'imperatrice Eugenia, olio su tela del 1852 ca. di Franz Xaver Winterhalter, #MuseoNapoleonico

🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno
Beatrice, scultura in gesso del 1910, di Pietro Canonica, #MuseoCanonica
🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno
“C’è una poesia e un’intelligenza che mescolano la perfezione dei siti scelti dai costruttori, la scienza dell’architettura e del disegno della città, la storia testimoniata dalle rovine, i suoi valori”.⁣
⁣
#JosefKoudelka, tratto dal saggio di Bernard Latarjet nel volume #Radici edito da @contrastobooks. In foto il #ForoRomano a #Roma visto da sud-est, fotografato da #Koudelka nel 2000.⁣
#RadiciKoudelkaRoma al Museo dell'#AraPacis fino al 16 maggio 2021.
[L'Estate, olio su tela del 1951 di Gino Severini, #MuseoBilotti

🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno

segui