Scuole Musei in Comune Roma

Scuole Musei in Comune Roma

Offerta didattica per le scuole dei Musei in Comune Roma

Vai al contenuto
  • Home
  • Attività per le scuole
    • Tutte le attività
  • Incontri per i docenti
  • Info
  • Gallery
  • Download
  • Archivio
    • Archivio A.S. 2019/2020
    • Archivio A.S. 2018/2019
    • Archivio A.S. 2017/2018
    • Archivio A.S. 2016/2017
    • Archivio A.S. 2015/2016

Alla ricerca del mito. Il deposito di sculture di villa borghese racconta la mitologia classica

Dove: Museo Pietro Canonica – Deposito delle sculture di Villa Borghese
Appuntamento Viale Pietro Canonica, 2 (Piazza di Siena)
Info e prenotazioni: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00

Descrizione e svolgimento del percorso
Il deposito delle sculture di Villa Borghese raccoglie circa ottanta opere provenienti in gran parte dalla Collezione Borghese, originariamente ubicate a decoro del parco, rimosse per ragioni di sicurezza tra il 1986 e il 1999. L’attuale area espositiva è costituita da uno spazio aperto, il giardino inferiore del Museo Pietro Canonica, dove sono le sculture per dimensioni non trasferibili all’interno, o di minor pregio, e da uno spazio chiuso. La visita prevede un momento introduttivo, nel citato giardino, sulla storia della famiglia Borghese, sulla costituzione della Villa Pinciana, realizzata nel primo decennio del XVII secolo dal cardinale Scipione Borghese, e sulle collezioni di antichità che Scipione acquistò dalle famiglie Ceuli, Della Porta e Altemps. La visita continua poi all’interno dello spazio espositivo con la storia del deposito e con l’illustrazione dei motivi che hanno portato alla sua realizzazione, per passare infine alla spiegazione delle opere scultoree più significative in riferimento alla loro collocazione all’interno della villa.

Durata 90 minuti

Finalità didattica
La finalità della visita è quella di far conoscere la storia di Villa Borghese e di far comprendere l’importanza della tutela e della valorizzazione del patrimonio artistico di una villa storica diventata pubblica all’inizio del XIX secolo. La visita offre inoltre numerosi spunti e approfondimenti specifici, come la storia della scultura attraverso i secoli, le diverse tecniche di restauro adottate tra il XVII e il XIX secolo e la riutilizzazione di statue romane come elementi di arredo all’interno di un giardino privato.

Questo articolo è stato pubblicato in 2020 il 4 Ottobre 2020 da v.mangiameli.

Navigazione articolo

← Villa Borghese: da giardino del principe a parco dei romani Villa Aldobrandini →

Scegli attività didattica

loader
Wordpress Meta Data and Taxonomies Filter
 

DESTINATARI

TEMATICHE ▼

TIPOLOGIA ▼

MUSEI ▼

ITINERARI ▼

ATTIVITÀ ▼


FACEBOOK

Facebook Pagelike Widget

Twitter

museiincomuneMusei in Comune Roma@museiincomune·
7h

Il pluripremiato fotografo #MassimoSiragusa e la curatrice Giovanna Calvenzi dialogano a distanza sulla mostra a lui dedicata al Museo di Roma in Trastevere. Un viaggio nelle periferie romane narrate attraverso lo sguardo attento di Siragusa https://youtu.be/Jd85hKN5ZKk

museiincomuneMusei in Comune Roma@museiincomune·
8h

Per #aMICI giovedì 21 gennaio online sulla piattaforma Google Suite Antonia Rita Arconti -curatrice del Museo della Scuola Romana - ci guiderà alla scoperta della collezione del #CasinoNobile Musei di #VillaTorlonia. Info: http://bit.ly/2M58GXt

museiincomuneMusei in Comune Roma@museiincomune·
11h

Ritratto maschile in marmo della metà del III secolo d.C., Sala Macchine, #CentraleMontemartini.

🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno #19gennaio

Vedi altri...

Instagram

Ritratto maschile in marmo della metà del III secolo d.C., Sala Macchine, #CentraleMontemartini.

🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno
Ritratto di Caterina Valadier con i figli Giuseppe e Maria Clementina, dipinto del 1776 di Giuseppe Bottani (1717-1784), #MuseoDiRoma a #PalazzoBraschi.⁣
⁣
🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno
La Stele del Dignitario Nefer ospitata nel #MuseoBarracco raffigura una scena di offerta con il defunto seduto davanti ad una tavola. Una lunga iscrizione in geroglifico presenta una formula funeraria ossia «offerta che concede il sovrano…» cui segue l’elenco di tutti i doni che l’offerente, simbolicamente presentato come il re, dona al defunto come corredo per il suo viaggio nell’aldilà: pane, acqua, cibo, incensi, belletti, latte, cereali, verdure, frutti, dolci, stoffe di diversi tipi e misure e poi “1000 vitelli, 1000 giovani antilopi, 1000 gru, 1000 oche”.
Volete conoscere curiosità sui capolavori dei Musei in Comune Roma? Scriveteci nei commenti di quale opera vorreste un approfondimento la prossima settimana!
Napoleone Eugenio con il cane Nero, scultura in terracotta del 1865, Sala III - Il Secondo Impero, #MuseoNapoleonico.

🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno
Cerca semplicemente di vivere meglio che puoi, adesso, quale che sia la tua vita. Vivere nel presente è il modo migliore per avvicinarsi alla sensazione di eternità.
– Paul Auster

Continua il nostro racconto del sistema musei di #Roma Capitale attraverso gli scatti più belli della nostra community. Questa settimana la foto di @ilsignoredibaux ci mostra il #CasinoNobile ergersi in tutta la sua monumentalità sui giardini di #VillaTorlonia.
Menzionateci e taggateci nelle vostre foto usando l’hashtag #MICRoma per essere selezionati.
San Sebastiano, olio su tela del 1615-1616 di #GuidoReni (Bologna 1575 - 1642), Sala VI, Pinacoteca Capitolina, #MuseiCapitolini.

🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno
La #CentraleMontemartini, secondo polo espositivo dei #MuseiCapitolini, è un esempio di riconversione in sede museale di un edificio di archeologia industriale.
Primo impianto pubblico di Roma per la produzione di elettricità a Roma, sorto agli inizi del 1900 sulla Via Ostiense tra i Mercati Generali e la sponda sinistra del Tevere, la centrale non più produttivamente ed economicamente conveniente, venne dismessa a metà degli anni ’60 e alla fine degli anni ’80, la dirigenza dell’ACEA decise di avviare una completa ristrutturazione. Nel 1997 con il trasferimento nella centrale elettrica di una selezione di sculture e reperti archeologici dei Musei Capitolini l’ACEA realizzò la trasformazione della sede a Museo, adeguando gli spazi alla nuova destinazione d’uso individuata e restaurando le macchine, mentre i Musei Capitolini curarono la mostra archeologica. I due diversi interventi furono realizzati contemporaneamente, con grande entusiasmo e in piena sintonia. Da allora il museo, si è arricchito di nuovi spazi e nuovi reperti archeologici, esponendo opere che erano rimaste negli anni chiuse nei depositi e sottratte al grande pubblico. 

#laCulturainCasa
Frammento di piccolo busto maschile del filosofo #Crisippo (testa) in bronzo, di età Flavia (75-80 d.C.), #MercatiDiTraiano - Museo dei #ForiImperiali. 

🖼 #capolavoricapitolini #operadelgiorno

segui